
Esistono luoghi che ti curano il cuore.
Col cibo e le tazze fumanti.
Semplici porte di legno, in una vecchia salita del centro storico, che quando le apri fanno suonare le campanelle appese.
Tazze, bicchieri, teiere colorate dietro le vetrinette.
I cassetti di legno dietro al bancone, con le erbe,
le etichette e le spatole per riempire i sacchetti.
Le credenze, come quella di mia nonna.
Un mondo di chiacchiere e intimità, con la scusa del buon cibo.
E Luisa, con la sua allegria e i suoi occhi lucenti,
da unica attrice di quella scena, che si muove tra la cucina e il nostro tavolo.
Usciamo nell’aria del nostro primo pomeriggio, è ora di andare.
Alla prossima, ciao!
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