Le stazioni di provincia.
Piccole, noiose, assopite.
In confronto alle maestose volte delle grandi stazioni,
sotto cui folle di persone di corsa sembrano formiche all’opera,
paiono antiquati presidi di civiltà abbandonate.
La fotografia a più riprese ne coglie invece il loro piccolo perché,
la loro resilienza,
il significato che hanno per quelle persone che le usano come trampolino per realtà più grandi e lontane.
Restituendogli un quadro di assoluta dignità, di presenza.
Tra le fioche luci e le crepe.
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